Un Roland Garros da incorniciare
Tre finali, una semifinale, il numero uno di Jannik Sinner e l’ingresso nella top 10 di Jasmine Paolini (peraltro al n.7) e di Andrea Vavassori nel doppio. Se ce l’avessero detto all’inizio di questo tornero ci avremmo messo la firma. Certo, “frigge” un po’ la sconfitta di Sinner contro Alcaraz in semifinale, ma non riusciamo veramente a essere delusi: quello conseguiti dalla pattuglia italiana al Roland Garros 2024 è, e rimarrà, un risultato storico sotto tutti i punti di vista.
Jannik Sinner è arrivato a Parigi dopo un lungo stop iniziato a fine aprile a Madrid: l’ultimo match risultava quello disputato il 30 aprile ai quarti contro Karan Kachanov, al quale era seguito il ritiro senza nemmeno disputare il match contro Auger-Aliassime in semifinale per i noti problemi all’anca. Con questi presupposti, l’avventura parigina poteva tranquillamente terminare al 2° o al 3° turno. Senza considerare che Sinner non predilige affatto la terra rossa ma le superfici veloci come il cemento o il sintetico indoor. Eppure Jannik non solo ha vinto i primi quattro turni perdendo solo un set (agli ottavi contro Richard Gasquet) ma ha raggiunto la semifinale, battuto solo al 5° set (dopo essere stato avanti 2 set a 1) dal futuro vincitore del torneo Carlos Alcaraz. Complice il ritiro di Novak Djokovic, l’altoatesino ha conquistato la vetta della classifica ATP, cosa mai capitata a un italiano nella storia del tennis. Ora occhi puntati su Wimbledon!
Straordinaria anche la prestazione di Jasmine Paolini, sconfitta in finale dalla “ingiocabile” Iga Swiatek. Prima di Parigi, quest’anno Jasmine non aveva collezionato risultati brillanti sulla terra: quarti a Stoccarda (WTA 500) battuta dalla Rybakina che poi ha liquidato ai quarti, ottavi al WTA 1000 di Madrid battuta dalla Andreeva (polverizzata poi al Roland Garros in semifinale, e appena 2° turno agli Internazionali d’Italia. Quatta quatta, la Paolini si è fatta largo nel tabellone, sconfiggendo avversarie di livello e molto più giovani di lei. Jasmine è la terza italiana ad aver raggiunto una finale a Parigi dopo Francesca Schiavone (vittoria nel 2010 e finale nel 2011) e Sara Errani (2012). Ora è n.7 del ranking WTA e n.5 della race per finali. E soprattutto è diventata un’avversaria temibile per chiunque.
Discorso a parte per il doppio, dove confermiamo l’ottimo momento di forma grazie alle coppie tutte italiane formate da Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel maschile e Sara Errani e Jasmine Paolini nel femminile. Entrambe sconfitte in finale, è vero, ma con onore. Un risultato che fa ben sperare per le Olimpiadi che si disputeranno tra meno di due mesi per l’appunto sulla terra rossa del Roland Garros.
C’è poi una folta pattuglia di giovani in crescita, da Matteo Arnaldi, fermato agli ottavi da Tsitsipas dopo aver battuto al 3° turno Andrey Rublev, a Flavio Cobolli, Luciano Darderi, Flavio Cobolli e Luca Nardi, senza dimenticare i “veterani” Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego.
Due settimane dalle quali il nostro tennis esce sicuramente in ottima salute!
Lascia un commento